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(as of Aug 17,2022 00:58:42 UTC – Details)
Dall’editore
<img alt="aforisma angela marino nelle antiche ferite risiedono i crimini di oggi" src="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/G/01/x-locale/common/grey-pixel.gif" class="a-lazy-loaded" data-src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/9155fa87-765d-4af5-8710-c22cfb04a601.__CR0,0,600,180_PT0_SX600_V1___.jpg"><img alt="aforisma angela marino nelle antiche ferite risiedono i crimini di oggi" src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/9155fa87-765d-4af5-8710-c22cfb04a601.__CR0,0,600,180_PT0_SX600_V1___.jpg">
<img alt="camere nascoste angela marino" src="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/G/01/x-locale/common/grey-pixel.gif" class="a-lazy-loaded" data-src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/a9693056-4f8d-4795-abee-b5979e3f77c1.__CR0,208,1640,507_PT0_SX970_V1___.jpg"><img alt="camere nascoste angela marino" src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/a9693056-4f8d-4795-abee-b5979e3f77c1.__CR0,208,1640,507_PT0_SX970_V1___.jpg">
<h3> Il romanzo noir di Angela Marino </h3> <p> il caso Ivak è molto di più quello che sembra: è un delitto che ci svela le peggiori turpitudini umane, che ci mostra gli abissi in cui si cade valicando una certa linea. Quella tra il mondo del giorno e il mondo della notte, tra la luce e il buio. </p>
<img alt="corriere della sera su camere nascoste" src="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/G/01/x-locale/common/grey-pixel.gif" class="a-lazy-loaded" data-src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/3ebb197d-76a7-4352-a3d0-f32da8f03cb8.__CR0,0,1124,1124_PT0_SX300_V1___.png"><img alt="corriere della sera su camere nascoste" src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/3ebb197d-76a7-4352-a3d0-f32da8f03cb8.__CR0,0,1124,1124_PT0_SX300_V1___.png">
<h3 class="a-spacing-mini"> Corriere della Sera del 9 agosto 2021 </h3> <p> Camere nascoste è il primo romanzo di Angela Marino, cronista formatasi col giornalismo d’inchiesta. Un racconto zeppo di riferimenti ai delitti di questi anni - alcuni più riconoscibili, altri più dagli addetti ai lavori - ma che soprattutto mette in fila i nostri più terribili e comuni fantasmi. Una matassa di sofferenze e segreti, cicatrici ed alibi apparenti, rancori e conseguenze riprovevoli, che già dal titolo gioca con un leitmotiv ricorrente, quello duplice delle telecamere nascoste e delle camere fisiche dove le vite si incrociano o cercano rifugio e i fatti avvengono al riparo da occhi indiscreti. </p>
<img alt="composizione con libro Camere nascoste" src="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/G/01/x-locale/common/grey-pixel.gif" class="a-spacing-base a-lazy-loaded" data-src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/0d9c7ccc-1b80-49a3-b42b-2a37662a966d.__CR0,227,3048,1885_PT0_SX970_V1___.jpg"><img alt="composizione con libro Camere nascoste" src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/0d9c7ccc-1b80-49a3-b42b-2a37662a966d.__CR0,227,3048,1885_PT0_SX970_V1___.jpg"> <h3 class="a-spacing-mini"> Estratto del romanzo Camere nascoste </h3> <p class="a-spacing-base"> Far volare l’aquilone. Non ne aveva nessuna voglia, ma a scuola gli avevano detto che Marcello aveva esigenze speciali, che doveva passare del tempo all’aria aperta, lontano da casa, che gli avrebbe fatto bene correre nei campi di granturco e sorridere “di meraviglia” ammirando l’aquilone. Sì, la meraviglia. E intanto lui? Per il calcio aveva solo la domenica e le partite erano iniziate, ma va be’, avrebbe seguito il punteggio online purché quel dannato coso facesse presto ad alzarsi in aria. E magari a impigliarsi a un albero, ché a quel punto Marta Gaia non avrebbe potuto rimproverargli niente. Sarebbe stato un incidente e, forse, rincasando avrebbe comprato anche i gelati, così Marcello sarebbe stato contento ugualmente e sua moglie pure. Sì, intanto il Napoli perdeva di nuovo. E ci aveva pure scommesso molti soldi. </p> <p class="a-spacing-base"> Mentre Marcello correva maldestramente, l’aquilone si era messo veramente a planare. «Vola, vola!», gridava Marcellino con una voce squillante che Manuel non gli aveva mai sentito e intanto anche a lui cominciava a scappare un sorriso. Forse quell’idea non era tanto male, forse quella maestra rompiscatole non aveva tutti i torti. «Stai attento papà! Casca, ora ti casca!». Ed ecco la fine di un piccolo idillio, l’aquilone era rovinato tra le spighe non appena si era abbassata la corrente d’aria. Col vento, si sa, sono tutti bravi. </p> <p class="a-spacing-base"> «Papà, papà, c’è una ragazza che dorme tutta sola, come Biancaneve, vieni a vedere», «Marcè, non correre, aspetta». Manuel affannava mentre tentava di raggiungere suo figlio che, intanto, si era accovacciato accanto a quello che in realtà sembrava un manichino disarticolato. «Marcello non toccare, stai indietro, aspetta!». </p> <p class="a-spacing-base"> Qualcosa non andava. La ragazza - perché era veramente una ragazza - era completamente spogliata, supina e immobile. Sul viso aveva un fazzoletto bianco con un ricamo blu. Pur senza volerci credere, Manuel capì. «Stai... bene? Posso?», chiese balbettando mentre scostava con prudenza il fazzoletto dal volto della ragazza, terrorizzato e allo stesso tempo imbarazzato di se stesso per la certezza di non ricevere risposta. La piccola tela bianca scoperse un paio di occhi chiari e vitrei aperti, che lo fissavano. Dalla bocca serpeggiava un rigagnolo rosso, ormai rappreso, di sangue. Intorno al collo la ragazza aveva una fascetta di plastica bianca che a Manuel sembrò una di quelle che aveva visto spesso usare a suo padre, elettricista, per stringere i cavi. Era serrata intorno al collo, strettissima. «Papà che succede, papà...», Marcello aveva letto il comportamento anomalo del padre e si era agitato, gli occhi gli si erano riempiti di lacrime. «Va tutto bene - lo aveva tranquillizzato Manuel mentre sbloccava il cellulare - vai a sederti sotto quell’albero e aspetta lì, io devo fare una telefonata. Ti prometto - disse con il telefonino già all’orecchio - che appena finito ci raggiunge il nonno e ti porta a prendere un gelato. Va tutto bene». </p> <p class="a-spacing-base"> «Pronto? 113? Mi trovo nel campo di grano dietro il vecchio campanile, in contrada Necropoli, a Santa Maria del Campiglio e... insomma, credo di aver appena scoperto il cadavere di una ragazza». </p>
<img alt="citazione Flaubert " src="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/G/01/x-locale/common/grey-pixel.gif" class="a-spacing-base a-lazy-loaded" data-src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/7445a39d-44fb-450b-8761-b605dce4ffa0.__CR0,0,970,600_PT0_SX970_V1___.png"><img alt="citazione Flaubert " src="https://m.media-amazon.com/images/S/aplus-media/kdp/7445a39d-44fb-450b-8761-b605dce4ffa0.__CR0,0,970,600_PT0_SX970_V1___.png"> <h3 class="a-spacing-mini"> Come nasce Camere nascoste, note dell'autrice. </h3> <p class="a-spacing-base"> Succede. Il male non è solo quello che tentiamo di esorcizzare quando ci facciamo il segno della croce mentre ascoltiamo le notizie tragiche al Tg né quello che scacciamo guardando film horror, tanto il sangue è finto e i mostri sono fatti di silicone ed effetti speciali. Il male, come scrive Wystan Hugh Auden, “non è mai straordinario, ma è sempre umano. Divide il letto con noi e siede alla nostra tavola”. È quello che ho pensato anni fa, scrivendo, nella mia esperienza giornalistica, di un caso di cronaca che mai avrei pensato potesse andare in scena da noi, nella nostra calda e carnale Italia. Che non potesse accadere qui era un pensiero ingenuo, l’ho capito poi, perché a studiarlo, tutti possiamo concludere che il crimine è universale, non conosce etnia, razza, livello sociale, età anagrafica. Il caso, ad ogni modo, era uno dei più scioccanti degli ultimi anni e mi ha dato l’ispirazione per costruire la storia a cui ho dato vita in Camere nascoste. Dunque succede anche da noi, succede che l’uomo della porta accanto - lavoratore, padre, marito, figlio devoto - un giorno esca ammanettato dalla porta della sua villetta, mentre i poliziotti lo tengono per le braccia. Succede che alla donna che avete salutato cordialmente al minimarket non possiate più rivolgere la parola, perché, insomma, alla moglie del mostro nessuno parla più. Succede, succede a noi, a tutti, nelle metropoli e nei piccoli centri. E quando succede nei paeselli il male fa ancora più rumore e si lascia dietro un polverone enorme come quelli che sollevano le auto veloci sulle strade sterrate. Il concetto, il tema che mi ha mosso nello scrivere il mio primo romanzo noir, è questo. La storia, l’ordito, i personaggi di Camere nascoste, invece, sono venuti fuori dalla mia tastiera in maniera spontanea, naturale, come se avessero vita e bussassero alla mia porta e io non dovessi far altro che lasciarli parlare. Personaggi in cerca d’autore, uomini e donne, vittime e carnefici a cui, attingendo a larghe mani dalla mia esperienza nella cosiddetta ‘nera’, ho cercato di dare tridimensionalità e vita. Qualunque sia stato il risultato, è stato bello, catartico, immediato. La scrittura è una cosa semplice, sempre. </p>
<br> ASIN : B09B83DZPY <br> Editore : pubblicazione indipendente; 1° edizione (25 luglio 2021) <br> Lingua : Italiano <br> Dimensioni file : 1460 KB <br> Da testo a voce : Abilitato <br> Miglioramenti tipografici : Abilitato <br> Word Wise : Non abilitato <br> Lunghezza stampa : 214 pagine <br> Numeri di pagina fonte ISBN : B09GXD84M9 <br>